L’orizzonte verticale
un film di CLN (Italia 2023, 75′)
CLN è il nome di un collettivo nato per dare forma cinematografica al progetto “Muri per pensare la vastità”. Il tema è stato affrontato cercando derive positive: sono stati organizzati incontri e riprese con persone che hanno scelto, o hanno dovuto scegliere, percorsi di vita impegnativi e dalle esperienze hanno tratto riflessioni di grande interesse. II Collettivo decide di non determinare i ruoli tecnici, operativi, organizzativi, creativi e produttivi: gli incontri vedono i partecipanti e le partecipanti alternarsi nelle riprese video e audio e nelle relazioni con le figure incontrate. Nasce così L’orizzonte verticale, un film semplice, diretto e profondo. Il titolo è un verso di Chandra Candiani tratto dalla poesia Il muro, dalla raccolta Fatti vivo, edita da Einaudi.
Con Sophie Hames, Carmelo Vaccaro, Sabrina Bettoni, Malaika Mulas, Marta Suardi, Carmen Pellegrinelli, Giulia Spallino, Dimitri Sonzogni, Francesco Perini, Claudio Angeleri, Paolo Cattaneo, Lorenzo Rossi e con Fabio Fedrighi, Giulia Locatelli, Marco Stopelli, Mariangela Tornetta.
CLN sono Ornella Accardi, Mattia Caiazzo, Emma Ciceri, Alessandro Da Ros, Lorenzo Lino, Luca Mottadelli, Marco Rizzoli, Gabriele Rossoni, Francesco Stiz, Alessandro Tolfo, Andrea Tomasoni, Alberto Valtellina, Carlo Valtellina.
Nel film sono stati coinvolti:
– Sophie Hames, artista belga, disegnatrice, autrice e realizzatrice di marionette che utilizza per raccontare storie sull’emancipoazione femminile contro l’idea di patriarcato. Ha portato i partecipanti nel suo laboratorio e ha spiegato le tecniche e le riflessioni che la portano alla costruzione delle performance. Sophie ha in seguito invitato gli studenti a riprendere un incontro internazionale di marionettisti.
– Carmelo Vaccaro, collaboratore scolastico al Liceo Natta, con interessi religiosi e artistici, ha realizzato i pannelli dipinti all’interno dell’Auditorium della scuola. Le complesse, misteriose, tortuose riflessioni di Carmelo hanno incuriosito i ragazzi, che hanno ripreso le spiegazioni “ardite” dell’artista agrigentino.
– Sabrina Bettoni, operatrice sociale, ha lavorato per sei anni in Ruanda con le donne che erano state vittime di stupro durante la guerra civile, ha favorito l’elaborazione del dolore per la tragedia, seguendo le donne durante gli incontri organizzati da una di loro, assistente sociale, a sua volta vittima. Ha anche accompagnato le donne interrogate quali testimoni, perché lo stupro di guerra venisse definito finalmente crimine contro l’umanità.
– Lorenzo Rossi, critico cinematografico ed esperto, coinvolto anche per le lezioni dopo le presentazioni di film, dove ha aiutato la comprensione dei film proposti, apparentemente complessi, in realtà semplicemente nati da pensieri profondi e uso consapevole del mezzo cinematografico. Lorenzo si è confrontato con i partecipanti sul tema del lavoro nel cinema e della “macchina cinema” come produttrice di cultura.
– Marta Suardi, giovane attrice e danzatrice, fa parte del gruppo Teatro tascabile di Bergamo. Come tutti i membri del TTB ha acquisito diverse competenze: è trampoliera, suona il violino, è attrice e danzatrice Orissi. Ha raccontato il gap culturale che un’occidentale deve superare e la difficoltà di imparare le tecniche della danza, originaria della regione indiana dell’Orissa, attraverso gli insegnamenti della Maestra a Nuova Delhi. Negli spazi del Monastero del Carmine, sede del TTB, abbiamo registrato musica per la colonna sonora del film: chitarra e clarino suonati da due partecipanti.
– Carmen Pellegrinelli, a ventuno anni aveva subito ustioni sul cinquanta per cento del corpo a causa di un grave incidente stradale che le hanno segnato in modo importante il corpo. Oggi ha poco più di quarant’anni, è dottoranda in scienze sociali presso un’università finlandese, ha due lauree, al Dams e in psicologia clinica, è autrice teatrale, è stata attrice.
– Dimitri Sonzogni e Giulia Spallino, organizzano eventi e gestiscono il locale Ink Club a Bergamo. Giulia insegna canto, proviene da una famiglia di musicisti. Il locale che gestiscono, circolo Arci, propone concerti musicali, ha spazi conviviali e pone attenzione particolare alla sicurezza per le persone durante gli eventi. Con alcuni studenti abbiamo registrato una serata karaoke (extra e infra laboratorio).
– Francesco Perini, poco più adulto dei partecipanti al laboratorio, Francesco lavora nel campo della gestione ambientale, attraverso il recupero e riduzione degli scarti, è stato inoltre tra i primi a Bergamo nel 2019 a fare nascere il gruppo Fridays for Future, quando frequentava il liceo Lussana. Francesco ha accolto la troupe presso l’orto sociale che gestisce a Villa di Serio con alcuni giovani sensibili, come lui, alle tematiche ambientali.
– Paolo Cattaneo, maestro di arrampicata, ha all’attivo molti anni di insegnamento, è ormai un riferimento tanto sull’aspetto tecnico della scalata quanto sugli aspetti culturali e sociali che sono sottesi all’attività. La troupe si è recata presso gli spazi della palestra Orobia Climbing, dove in prima battuta ha intervistato Paolo, in seguito ha incontrato persone che si stavano allenando. La palestra di arrampicata è stata installata negli spazi di un ex edificio industriale, lungo le pareti dei duemila metri quadri utilizzati si sviluppano le vie di arrampicata, i colori e le forme sono un’ottima scenografia.
– Claudio Angeleri, pianista jazz e direttore del Centro Didattico produzione Musica, incontrato perché due partecipanti al laboratorio, Ornella e Francesco, seguono i corsi presso il Centro, chitarra Ornella e pianoforte Francesco. Inutile sottolineare la possibilità della musica di superare muri e pensare la vastità: anche in questo caso il tema è stato affrontato in modo anti-didascalico, attraverso il racconto della storia personale del musicista. Durante l’incontro Claudio ha suonato brevi intermezzi pianistici, ha poi proposto a Francesco di interpretare un brano sul suo pianoforte, è stato scelto uno standard, The Man I love, di George Gershwin.
“Muri per pensare la vastità” è un progetto di alfabetizzazione all’immagine che l’istituto G. Natta ha proposto alle/gli studenti di tre istituti secondari di II grado delle province di Bergamo e Brescia, città capitali della cultura 2023. Il progetto vuole riflettere attorno al tema dei muri rielaborando, attraverso incontri, visioni e laboratori di produzione e editing video, i concetti di limite, confine, difesa, ma anche di soglia, contatto, sconfinamento.
Iniziativa realizzata nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola promosso da MiC e MiM”.