San Simone devastato
Ho visto San Simone a dodici anni, era uno splendido pascolo selvaggio. Poi sono stati costruiti alberghi e impianti di risalita. In poche decine d’anni la stazione sciistica è ovviamente morta. Prima di dichiarare il fallimento, la società ha scavato un lago di plastica che avrebbe alimentato le macchine per la produzione di neve artificiale. Ora il luogo è devastato, negli alberghi sono ospitati migranti africani, persi in un ambiente distopico, lontano. Un ragazzo ghanese mi chiede di essere assunto, rispondo qualche banalità (cosa posso rispondere…) mi guarda deluso e un po’ sprezzante. Intanto a Cambrembo, non distante da San Simone, si fa festa. È la festa della santa locale, Santa Elisabetta. È il 13 agosto 2017.