Il Memorial Blocco 21 o della comunicazione
di Alberto Valtellina (Italia 2014, 19′)
Il filmato, realizzato su commissione dell’Accademia di Brera, ha produzione e montaggio di Alberto Valtellina. Racconta la difficoltà di comunicare il valore “conflittuale” che caratterizza attualmente la memoria italiana nell’ex campo di sterminio, attraverso alcune fasi salienti della azione scientifca che un vasto fronte di unversità, istituzioni e associazioni culturali e professionali ha promosso a partire dal 2008 per la conservazione integrale dell’importante opera artistica e documento storico della testimonianza concentrazionaria. Il racconto si sviluppa attraverso la presentazione che ha avuto luogo nell’ambito del Congresso annuale delle cattedre tedesche di tutela tenutosi a Bolzano nel 2013 avente per tema “Monumenti controversi: come gestire l’eredità delle dittature”, intervallata da brani riguardanti il Cantiere Blocco 21, condotto dalla Scuola di restauro di Brera in collaborazione con Aned, Isrec di Bergamo e Sindacati edili Cgil-Cisl-Uil nel 2008 e da momenti dell’operazione di trasferimento nel 2013 della donazione dei dipinti e bozzetti preparatori di Pupino Samonà per il Memoriale da Palermo alle Collezioni Storiche dell’Accademia di Brera. La tesi che in questo modo viene illustrata è che il Memoriale è parte integrante di Auschwitz, in quanto già esistente al momento della dichiarazione dell’ax-Campo sito Unesco avvenuta alla fine del 1979. La difficoltà di comunicazione cui accenna il titolo è resa evidente dal motivo occasionale dell’ allarme sicurezza scattato durante il convegno di Bolzano sopra ricordato, curiosamente in coincidenza con la presentazione che fa da guida dell’intero filmato. Il Memoriale è opera di Pupino Samonà, sulla traccia di un testo scritto da Primo Levi, con musica di Luigi Nono, Ricorda cosa ti hanno fatto in Auschwitz. Nelo Risi contribuì alla realizzazione.
Unica opera creata in Auschwitz da artisti che furono detenuti, il Memoriale è stato smantellato nel 2016.